Pistacchi e antiossidanti: il segreto per combattere lo stress ossidativo

I pistacchi non sono solo buoni da sgranocchiare sul divano da mettere sopra il gelato. Dentro quel guscio c’è qualcosa che può fare bene al corpo, senza troppe complicazioni. Tra le tante cose, contengono antiossidanti, che sono sostanze che aiutano le cellule a difendersi dallo stress ossidativo, un processo che col tempo può contribuire a farci invecchiare prima e sentirci più affaticati.

Quello che troviamo nei pistacchi

Parlando più nel concreto, dentro ai pistacchi si trovano alcuni composti poco noti ma piuttosto efficaci. Polifenoli, luteina, zeaxantina. Insieme, riescono a contrastare i radicali liberi, che sono molecole instabili e un po’ invadenti. Quando se ne accumulano troppi, le cellule ne risentono. Non è che mangiando pistacchi spariscono; però è un aiuto in più che male non fa.

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La vitamina E, poi, è ben presente nei pistacchi e merita un momento di attenzione. È una vitamina che spesso si sottovaluta, ma è importante per mantenere la pelle un po’ più elastica e meno soggetta a irritazioni o secchezza. Fa da barriera contro certi danni, soprattutto se si sta spesso al sole o in ambienti che seccano la pelle. Non cura tutto, ma può dare una mano.

Luteina e zeaxantina, invece, sono due sostanze legate alla vista. Non sono famose come la vitamina C, ma svolgono un lavoro interessante: proteggono la retina dalla luce blu, quella degli schermi. Chi passa ore al computer o col telefono in mano può beneficiarne. Non vuol dire che si vedrà meglio da un giorno all’altro, ma si parla di un effetto più a lungo termine.

Cos’altro contengono i pistacchi?

Oltre agli antiossidanti, i distacchi portano con sé altri nutrienti utili. C’è una buona dose di fibre, che aiutano la digestione, e sale minerali come potassio, ferro e magnesio. Questi elementi non si notano, ma il corpo li usa in mille processi diversi. Anche le ossa nei beneficiano. Insomma, non è solo uno snack gustoso: a una sua dignità nutrizionale, pure se piccolo.

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Anche il cuore può trarre qualche vantaggio. Alcuni studi dicono che i pistacchi, se mangiati con regolarità e senza esagerare, possono contribuire ad abbassare il colesterolo cattivo. Il merito sarebbe di una combinazione tra grassi insaturi, fitosteroli e i famosi antiossidanti. È chiaro che non sostituiscono l’attività fisica o una dieta sana, ma inserirli ogni tanto ha senso.

Usarli in cucina è semplice. Si possono aggiungere alle insalate, dentro un piatto di pasta, mescolare nello yogurt mangiare da soli. Esistono anche sotto forma di burro o crema, anche se li bisogna fare attenzione agli zuccheri aggiunti. La versione non salata è meglio, per evitare di alzare troppo il sodio. Una manciata al giorno è più che sufficiente per avere qualche beneficio.

Un trucchetto per mangiare i pistacchi

Un dettaglio curioso: pistacchi con il guscio fanno mangiare più lentamente. Sembra una banalità, masticare e doverli aprire uno a uno rallenta tutto. Questo può aiutare a sentirsi sazi prima, senza ingurgitare roba a caso. In pratica, il guscio diventa un piccolo freno naturale, cosa utile soprattutto per chi tende a esagerare con gli spuntini tra un pasto e l’altro.

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Chi segue un’alimentazione equilibrata può tranquillamente includere i pistacchi tra gli alimenti quotidiani. Non serve farne una scienza a: si possono alternare ad altra frutta secca o semi. Sono calorici, quindi vanno dosati, ma non è il caso di eliminarli per paura di ingrassare. Con un po’ di buon senso, si riesce a trovare il posto giusto anche per loro.

Anche le ossa ci guadagnano qualcosa. Il fosforo, presente nei pistacchi, aiuta insieme a calcio a mantenere lo scheletro solido. Il magnesio, invece, partecipa a tante reazioni chimiche, comprese quelle legate alla crescita ossea. Non bisogna pensare che basti mangiare pistacchi per evitare fratture, ma fanno parte di quei piccoli gesti che, messi insieme, aiutano a stare meglio.

Le fibre e i grassi buoni dei pistacchi

Sul fronte intestinali, le fibre dei pistacchi fanno il loro dovere. Non sono miracoli, ma se si mangia in modo vario e si beve abbastanza, le fibre aiutano a mantenere regolarità appunto le fibre insolubili in particolare, aumentano il volume delle feci facilitano il transito. Chi soffre spesso di gonfiore o stitichezza può trovare nei pistacchi un piccolo alleato (senza farne una cura, ovviamente).

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I grassi contenuti nei pistacchi sono di quelli buoni. Niente di strano: si parla di grassi insaturi, che possono aiutare a mantenere il colesterolo sotto controllo. Anche se spesso si tende ad avere paura dei grassi, non tutti sono negativi. Anzi, alcuni fanno bene se inseriti nel modo giusto. In questo senso, i pistacchi hanno una qualità interessante e possono sostituire altri snack più pesanti.

In conclusione, i pistacchi sono un alimento completo, senza bisogno di grandi promesse. Offrono antiossidanti, vitamine, minerali e un po’ di gusto. Basta non esagerare e usarli con intelligenza. Non fanno miracoli, non curano malattie, ma aiutano il corpo a funzionare un po’ meglio. Tutto qui. A volte è proprio la semplicità che rende un cibo utile.

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