
Coltivare peperoni a maggio non è un’impresa da improvvisare. Richiede un po’ di anticipo e attenzione. Ma niente di proibitivo. Bisogna solo partire con la semina un paio di mesi prima, tra fine febbraio e metà marzo. Questo consente di avere piantine già formate e pronte a essere trapiantate quando arriva il momento giusto. Il clima ovviamente, fa la sua parte, e può variare molto da zona zona.
Come iniziare la coltivazione dei peperoni
Tenere le piantine al riparo nei primi stadi è fondamentale. Molti usano una serra, ma anche un angolo ben illuminato in casa può andare, se c’è una buona esposizione. Le piantine hanno bisogno di calore e luce, senza troppi sbalzi. Se manca la luce naturale, si può compensare con lampade a spettro completo. In generale, bastano 50-60 giorni per avere piantine robuste.

Quando le temperature minime iniziano a stabilizzarsi sopra i 15°, si può cominciare a pensare al trapianto. Di solito accade verso metà maggio, ma tutto dipende dal meteo. Un errore comune e farsi ingannare da qualche giornata calda isolata: le notti fredde possono ancora danneggiare le piante. Meglio aspettare qualche giorno in più che rischiare tutto.
Il terreno gioca un ruolo importante. I peperoni vogliono un suolo leggero, ricco e ben drenato. Se il terreno tende a essere argilloso, può essere utile alleggerirlo con un po’ di sabbia o compost ben maturo. Ebbene preparare il letto di semina con anticipo, vangando e rimuovendo eventuali zolle. Un suolo soffice aiuta le radici a svilupparsi meglio.
Errori comuni da evitare
Un errore frequente è piantare troppo vicino. I peperoni hanno bisogno di spazio. Si consiglia di lasciare almeno 45-60 cm tra le piante. In caso contrario, le foglie si sovrappongono e si crea umidità in eccesso, che può favorire malattie fungine. Inoltre, se lo spazio è limitato, la pianta tende a produrre meno frutti e di dimensioni ridotte.

La concimazione va fatta con criterio. Prima di tutto, arricchire il terreno già al momento della vangatura, con composto letame bende composto. Poi, durante la fase di crescita e soprattutto con la formazione dei frutti, è utile integrare con concimi ricchi di potassio e calcio. Evitare eccessi di azoto: fanno crescere tanto fogliame ma pochi frutti punti.
L’acqua è un altro aspetto da non sottovalutare. Nei mesi caldi il terreno si asciuga in fretta. I peperoni non amano i ristagni ma nemmeno la siccità. È meglio annaffiare con regolarità, senza esagerare. L’ideale sarebbe bagnare al mattino, per evitare che l’umidità notturna favorisca muffe o altre malattie. L’acqua va data vicino alle radici, non sulle foglie.
Alcune cose da considerare per peperoni perfetti
Per evitare che le piante si affloscino sotto il peso dei frutti, conviene usare dei tutori. Bastano delle bacchette di bambù o bastoncini rigidi infilati nel terreno. Si possono legare con spaghi morbidi o lacci appositi, lasciando un po’ di gioco per non stringere troppo il fusto. Così facendo, le piante restano dritte meglio esposte al sole.

La luce, appunto, è essenziale. I peperoni hanno bisogno di molte ore di sole diretto per crescere bene e maturare. In zone ombreggiate o troppo ventilate rischiano di crescere stentati. Se coltivati in vaso, conviene spostarli in base all’esposizione, cercando un punto ben illuminato. Più sole prendono, più i frutti diventano dolci e saporiti.
I contenitori, se si sceglie di coltivare in vaso, devono essere abbastanza capienti. Un vaso da almeno 30 cm di diametro e il minimo. Il fondo deve avere fori per il drenaggio e, se possibile, uno strato di argilla espansa per evitare ristagni. Il terreno va rinnovato ogni anno, oppure almeno arricchito con sostanza organica, per mantenere la fertilità.
Le zone d’Italia e le tempistiche della raccolta
In alcune zone, specialmente nel sud virgole ai peperoni possono essere lasciati crescere anche in pieno campo. In altre, invece, la coltivazione in vaso è più gestibile. Permette di riparare le piante in caso di temporali improvvisi o ritorni di freddo. Non è raro vedere coltivatori che li portano dentro la sera, soprattutto nelle zone collinari o con escursioni marcate.

La raccolta dipende dalla varietà, ma di solito inizia verso luglio. Se si sono seguiti i tempi giusti e le piante hanno avuto tutto ciò che serve, i primi frutti maturano già a inizio estate. Conviene non lasciarli troppo a lungo sulla pianta, soprattutto se si vogliono stimolare nuove produzioni. Tagliare i peperoni con forbici affilate, lasciando un pezzetto di picciolo.
Ci sono molte varietà di peperoni, alcune più adatte alla coltivazione precoce. Alcune crescono più compatte, altre più espanse. Alcune hanno frutti piccoli e sottili, altre larghi e carnosi. Non tutte si comportano allo stesso modo, perciò conviene fare un po’ di prove. Anche il colore cambia: gialli, rossi, verdi, e qualcuno persino viola. Tutti con esigenze simili, ma con caratteri diversi.