
Tutti, in casa, hanno stanze che utilizzano meno delle altre. Dalla classica camera degli ospiti alla stanzetta del bambino che si sta cercando e che ancora non arriva, c’è l’imbarazzo della scelta. Capita purtroppo altrettanto spesso di varcare la loro soglia e di trovarsi a storcere il naso per l’odore di chiuso. Come risolvere? Scopriamolo assieme nelle prossime righe!
L’importanza di arieggiare gli ambienti
Lo abbiamo imparato negli anni passati con la necessità di mitigare il contagio da Covid: arieggiare gli ambienti è essenziale in casa. Aiuta tantissimo anche a prevenire l’odore di chiuso. Non bisogna lasciarsi ingannare dal fatto che eventuali stanze non sono frequentate. L’accumulo di anidride carbonica, infatti, le riguarda comunque.

Il momento ideale per arieggiare è il mattino. Dopo la notte, infatti, i livelli di CO2 sono particolarmente alti e rappresentano uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di odori di chiuso. Per un effetto ancora più d’impatto, il consiglio è quello di aprire anche i cassetti dei mobili.
Nelle situazioni in cui l’odore di chiuso è particolarmente pungente – ciò accade, per esempio, quando una stanza è stata completamente inutilizzata per tanti anni – è opportuno arieggiare per una decina di minuti ogni 3-4 ore, aprendo, oltre alle finestre, anche la porta. Si tratta di una misura preziosa anche per prevenire la formazione di muffa.
Rimedi naturali per neutralizzare l’odore di chiuso
Non sempre, soprattutto quando si ha a che fare con stanze rimaste inutilizzate per tanto tempo, è sufficiente arieggiare. Niente paura: esistono diversi rimedi naturali che aiutano a neutralizzare in maniera efficace l’odore di chiuso. Tra questi, rientra il ricorso a un ingrediente super versatile in casa, ossia l’aceto.

Prepara una soluzione caratterizzata da acqua e aceto in rapporto 2:1 e passala su superfici come quella della cucina o del tavolo dove si mangia. Grazie all’aceto, è possibile sia eliminare il fastidio dell’odore di chiuso, sia apprezzare un effetto disinfettante importante, igienizzando a fondo le superfici delle varie zone della casa.
La natura ci mette a disposizione altre soluzioni naturali per debellare l’odore di chiuso nelle stanze di casa non utilizzate per tanto tempo. Oltre all’aceto, è il caso di menzionare pure il bicarbonato di sodio e il lievito. Il primo ingrediente, da tenere sempre in casa in quanto prezioso sia in cucina, sia per le pulizie, si presta bene a eliminare i cattivi odori nelle zone dove sono presenti tessuti. Il secondo, invece, è ideale nelle stanze in cui sono già presenti tracce di muffa.
Altre soluzioni da provare
Sì, l’odore di chiuso che regna in una stanza che non è stata usata per tanto tempo è a dir poco fastidioso. Magari la si apre dopo anni con l’idea di ristrutturarla e, quando la puzza raggiunge le narici, scappa quasi la voglia di investire per cambiarla. Per fortuna, esistono davvero tanti rimedi utili per risolvere il problema.

Ne abbiamo ricordati diversi nei paragrafi precedenti. Ti farà piacere sapere che ne esistono molti altri! Hai mai pensato, per esempio, di dimenticare la problematica dell’odore di chiuso nelle stanze poco utilizzate della casa con l’aiuto del caffè in polvere? Molto probabilmente no! Si tratta, invece, di un rimedio molto potente.
La polvere di caffè può essere definita, a ragione, come un neutralizzatore naturale della puzza di muffa e di chiuso. Per sfruttare i suoi benefici al massimo, si possono riempire delle ciotole da posizionare in zone strategiche come il davanzale della finestra. In alternativa, si possono creare dei sacchettini o cucire direttamente la polvere all’interno dei cuscini eventualmente presenti nella stanza.
Il potere degli oli essenziali e delle piante
In una guida dedicata ai rimedi per debellare l’odore pungente di chiuso nelle stanze non utilizzate per lungo tempo non poteva mancare un accenno agli oli essenziali. Chiamarli in causa vuol dire aprire un capitolo a dir poco ampio. Entrando nel vivo delle varie opzioni, ricordiamo l’aroma dell’olio di lavanda, perfetto, per esempio, da versare nell’aspirapolvere.

L’olio essenziale di eucalipto, al netto dei gusti personali, è particolarmente consigliato nei casi in cui si ha la necessità di debellare l’odore di chiuso in stanze dove sono presenti tessuti, siano essi vestiti o tessili come la copertura di un divano o di una poltrona. Fantastici sono anche gli oli di agrumi, apprezzati per il loro profumo fresco.
Ricordiamo infine il ruolo delle piante. Alcune specie vegetali, tra le quali è possibile chiamare in causa lo spatifillo o la sansevieria, sono congeniali nei casi in cui si punta a purificare l’aria di una stanza rimasta viziata per lungo tempo. Non c’è che dire: basta davvero poco, e la natura, ribadiamo, è un grande aiuto, per riscrivere la storia di una stanza.